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Da Anne il 27/10/2022

A Bastelica la vita scorre seguendo torrenti e canali

Lungo torrenti e canali

©Nicolas Wallon ©Nicolas Wallon
L'acqua è da sempre la ricchezza del paese arroccato in cima alla Valle del Prunelli. Il fiume nasce da una cascata. Seguirne il corso vuol dire anche camminare sulle orme di una Corsica intima e segreta
©Nicolas Wallon ©Nicolas Wallon

Da sempre gli abitanti di questo villaggio della Valle del Prunelli hanno saputo sfruttare torrenti e torrenti al servizio dell'economia e della vita locale. Le tracce di questa ricca attività di un tempo rimangono visibili sui vari itinerari di passeggiate e sui sentieri del patrimonio.

Imboccare il percorso verso l' abitato di Bastelica significa prima seguire la strada e risalire alcuni affluenti del Prunelli. Monticchi, Vignola, Ese, torrenti o ruscelli che bisogna seguire, attraversare ponti per ritrovare il fiume Prunelli e il paese. Proseguendo la strada verso l'altopiano d'Ese o a piedi verso le propaggini della Punta Scaldasole significa cercare le radici di questi corsi d'acqua e trovarne le sorgenti.

Il Prunelli nasce da una maestosa cascata, nel punto esatto in cui le limpide acque del Lago Vitalaca si riversano a valle.

Serpeggia da millenni all'ombra dei crinali.

In un’ epoca più vicina a noi alimentava ancora i canali dei mulini per attivarne i meccanismi.

Il sentiero del patrimonio di Bastelica , il  sedicesimo ad aggiungersi  a I chjassi di a memoria, porta il camminatore curioso a riscoprire la vita quotidiana dei mugnai quando l'economia locale era fiorente sulle rive del fiume.

Più in alto nella valle, e per il momento al di fuori di questo sentiero del patrimonio, vecchi edifici sepolti in profondità nel terreno testimoniano un'altra attività che è stata ormai dimenticata. Si tratta delle ghiacciaie dove un tempo venivano immagazzinati neve e ghiaccio delle montagne attorno, prima per il commercio locale e più ampiamente per la regione di Ajaccio.

Tornando verso il paese, la percorso conduce il visitatore alle tonificanti acque delle fontane, alimentate da diverse sorgenti. Quando questi luoghi erano  pieni di vita ogni famiglia si prendeva cura del proprio orto e di qualche capra. Un primo più piccolo orto era vicino casa e più fuori dal paese c’erano gli orti di coltivazione, più ampi. A Bastelica, tutte queste terre erano irrigate da una struttura straordinaria, il Canale della Volta. Un edificio titanico, costruito in un'epoca in cui non esistevano macchinari e che faceva circolare l'acqua dalla cascata dell'Ortola fino alla parte sud del villaggio e alla piazza della chiesa. Quanto bastava per produrre frutta e verdura sufficienti a riempire le cantine del paese per l'inverno.

Seguendo i segnali gialli che portano alle cascate dal lavatoio, si torna indietro nel tempo e si scoprono i resti di questo canale, oggi inattivo. Nella parte inferiore è ormai asciutto, ma più ci si avvicina alla sorgente, più acqua c'è.

In passato alcuni abitanti si occupavano della sua manutenzione, attivavano le chiuse per distribuire l'irrigazione tra le diverse zone secondo le necessità. In inverno l'acqua veniva reindirizzata ai castagneti dove poteva infiltrarsi, essere immagazzinata e restituita agli abitanti del paese durante l'estate. Negli ultimi decenni il canale è stato curata da pochi appassionati, ma oggi segue lo stesso destino degli orti, dimenticati e marginali. Una traccia di un'epoca in cui l'economia locale era più consistente, quando il paese  era abitato da una numerosa popolazione, tanto d'inverno quanto d'estate. 

Andare a spasso per le stradine, seguire gli itinerari di scoperta, delle  passeggiate e osservare, vuol dire anche vivere e imparare questa cultura tanto cara alla nostra isola, al suo patrimonio, al territorio. Dopo la passeggiata, in un caffè o al ristorante, concedersi il tempo per condividere la propria esperienza e ascoltare gli abitanti significa continuare la visita e scoprire sempre di più attraverso gli aneddoti e le storie che, come le acque del borgo, «  scorrono » abbondamente.

 

Sui ponti genovesi

Non lontano dal villaggio di Bastelica, in direzione Cauro, si trova il ponte genovese di Zipitoli, classificato come monumento storico. Fin dalla sua costruzione nel XV secolo, quest'opera d'arte ha permesso di attraversare il fiume Ese senza bagnarsi. In estate è il luogo ideale per rinfrescarsi e godersi qualche bella pozza lì intorno. Giocando con la luce, il suo unico arco si riflette nell'acqua e forma un cerchio quasi perfetto. Attraversarlo permette di seguire diversi percorsi escursionistici

©Nicolas Wallon ©Nicolas Wallon

Maestose cascate

 

Impossibile non vederlo attraversando il ponte di Campitrosu. L'imponente cascata di Carnavalli scende per una decina di metri lungo una ripida falesia. Nascosta nella foresta, vi si accede dal piccolo sentiero che inizia proprio accanto al ponte. I più coraggiosi si spingeranno fino a mettere un piede, o anche due, nella magnifica piscina naturale che si è formata in basso della cascata nel corso dei secoli.

 

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Lungo il canale

 

Dall’alto del villaggio di Bastelica, una breve escursione permette di seguire il Canale della Volta, un  antico sistema di irrigazione dei giardini del villaggio che oggi non è più in funzione. Il sentiero raggiunge le cascate d'Ortola e, proseguendo ancora verso le bergeries - gli antichi ovili dei pastori -di Verdanese, fa scoprire bellissime piscine naturali perfette per il bagno e con uno splendido panorama.

 

L'inizio del sentiero è una bella salita, ma relativamente breve e accessibile a tutta la famiglia con un minimo di attrezzatura.

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