Il mare e le pesche miracolose

Una montagna profondamente ispirata dal mare e dai suoi tesori

Dell'interno dell'isola, le sue montagne, i suoi climi, conosciamo i salumi e i formaggi. Il mare e gli stagni non sono da meno nell’ elargire le loro ricchezze. Racchiudono tesori che, fin dall'antichità, e con i Romani in particolare, hanno preso la via dell'esportazione. Ostriche dello stagno di Diana, aragoste, pesci pescati con la lenza, le proposte di una Corsica segreta sono tante e bisogna imparare a cucinarle.
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Cime vertiginose e ripide creste ospitano uno dei sentieri escursionistici di Grande Randinnée fra i più impegnativi del mondo, offrendo incontri con un’ alta montagna unica e con le popolazioni che da millenni ne sfruttano gli alpeggi. Una montagna votata alla produzione di salumi, diventati una sorta di emblema della Corsica dell’ interno. Prodotti  del territorio ricercati, che affascinano e animano dibattiti sulla qualità e il saper fare.

 

Ma se la Corsica è una montagna, la sua base è immersa nelle acque del mare.  Un'isola sospesa sul Mediterraneo, delimitata da coste che invitano al viaggio e alla scoperta. Gli specchi d'acqua ricchi di pesci hanno sempre attratto quanti prediligevano il mare alla montagna. Sulla costa orientale, da Porto-Vecchio a Bastia, gli stagni hanno offerto all'uomo zone di produzione uniche nel Mediterraneo. Sfruttati fin dall'antichità per produrre piatti poco rinomati  sull'isola, ma che hanno comunque contribuito a rendere famosa la Corsica  attraverso il mare.

Già i Romani trasportavano le ostriche dalla laguna di Diana a Roma per gustarne le carni. Ancora oggi, quando i primi raggi del sole colorano il cielo e gli specchi d'acqua di rosso-arancio, i pescatori con le loro barche tracciano solchi sulla superficie dello stagno, alla ricerca di qualche tesoro sottomarino. Crostacei come ostriche e cozze, pesci come triglie, anguille e sardine o ancora crostacei come granchi, aragoste o ragni di mare Produzioni locali più facili da esportare che da vendere in un'isola focalizzata principalmente sui prodotti del territorio. Così le anguille di Chiurlinu si ritrovano nei ristoranti della Sardegna, come le triglie, qui poco ricercate perchè le loro carni sono  considerate troppo insipide. Ma i pescatori di Biguglia se le godono ogni volta che l'occasione lo permette. Per loro tutto dipende soprattutto dal talento di chi le cuoce sulla griglia.

Questo pesce è famoso un po’ in tutte le cucine del Mediterraneo. Dall'Egitto alla Corsica, passando per il Portogallo. Dalle sacche delle uova della femmina si produce una specialità rara e prelibata, la bottarga. A Bastia il suo consumo si è un po' perso col tempo ma ritorna sulla tavola delle feste sotto forma di crema, in salsa, grattugiata o al naturale su un pezzo di pane e delizia il palato. Un locale gestito da produttori gli dedica addirittura l'intero menu.

 

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Una sorta di tentativo di far rivivere nella mente – e nel gusto - vecchi ricordi di tempi in cui i prodotti del mare riempivano i piatti di questa parte dell'isola.

 

A volte addirittura, montagna e  mare si mescolano in audaci abbinamenti di sapori tipicamente locali dove il brocciu si abbina alle sardine o alle cozze, e vini bianchi e secchi accompagnano i molluschi.

 

È facile intuire che per definizione, comprendere la Corsica e i suoi sapori significa degustare il meglio che il mare può offrire su quest'isola che, nonostante le apparenze, è in gran parte rivolta verso l'orizzonte. 

 

Lo stagno degli uccelli

Lo stagno di Biguglia è il luogo ideale per incontrare pescatori ma anche fauna e flora selvatiche, preservate e protette. Nell'antico forte, un ecomuseo permette di comprendere meglio l'interesse ecologico ed economico del sito da quando l'uomo ha cominciato a sfruttarlo. Verso est, un sentiero permette di seguire la riva dello stagno e osservare, nascoste dietro le staccionate dilegno, le diverse specie di uccelli che popolano la zona, come i fenicotteri rosa, le folaghe o i martin pescatori.

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Al largo di  Cap Corse

Assaporare i piaceri della pesca al largo del Cap Corse è possibile grazie ad alcuni battellieri che propongono escursioni alla scoperta della pesca con partenza dal porto di Bastia. Giornate introduttive per comprendere meglio le risorse della pesca e svelare alcuni segreti della pesca d'altura.

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Un gommone volante

Da qualche anno è possibile scoprire il mare e la costa di Bastia in barca… ma dall'alto. Un gommone  RIB volante che decolla da Arinella e segue la costa fino al porticciolo da cartolina di Erbalunga passando per il vecchio porto di Bastia. Un altro punto di vista, altre sensazioni, un modo insolito e accessibile a tutti per ammirare la costa e i suoi tesori nascosti.

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