Il cicloturismo in Corsica si declina in mountain bike, gravel bike e bici da strada. Nuovo

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Il Colle di Bavella all'alba e il mare turchese nel tardo pomeriggio: in pochi colpi di pedale, la Corsica si impone come la destinazione da sogno dei cicloturisti. Questo territorio insulare, selvaggio e incontaminato, offre agli appassionati di bicicletta un terreno di gioco ricco di attrattive. Montagne scoscese, litorali dalle acque turchesi, strade tortuose, sentieri trasversali e percorsi forestali si intrecciano e compongono una grande varietà di itinerari. Ogni uscita permette di scoprire nuovi paesaggi ed esplorare la diversità naturale dell'isola.

Qui, la bellezza del territorio non è solo un semplice argomento turistico. La Corsica offre un'offerta cicloturistica adatta a tutti i profili: appassionati di mountain bike in cerca di emozioni su piste tecniche, ciclisti su strada attratti dai passi impegnativi, appassionati di gravel... Questa pratica ibrida e accessibile a tutti permette di evadere dalla routine quotidiana su antichi sentieri, lontano dal traffico e a contatto con la natura.

Versatile, il gravel attira sempre più appassionati alla ricerca di un'esperienza autentica tra mare, macchia mediterranea e villaggi arroccati. Anche la mountain bike non è da meno: la Federazione Francese di Ciclismo (FFC) propone un'ampia selezione di percorsi certificati. Infine, la GT20 permette agli amanti delle grandi traversate su strada di percorrere quasi 600 chilometri tra Bastia e Bunifaziu (Bonifacio), scoprendo tutta la ricchezza dei paesaggi corsi, dalla costa alle montagne.

A questa ricchezza di percorsi si aggiunge un'offerta ricettiva pensata per i ciclisti: hotel, agriturismi, campeggi e bed & breakfast hanno sviluppato servizi specifici come depositi sicuri per biciclette, officine di riparazione, ristorazione adeguata o consulenza personalizzata. Numerose strutture espongono anche il marchio “Accueil Vélo” (Benvenuti in bicicletta), che attesta un livello di servizio dedicato e facilita l'accoglienza dei viaggiatori su due ruote.

In Corsica, il cicloturismo non è solo un'attività all'aria aperta: è un invito alla scoperta di un'isola di carattere, all'incontro con i suoi abitanti, i suoi sapori e i suoi paesaggi straordinari. Qui, gli itinerari offrono belle evasioni, le tappe consentono di immergersi in una cultura e in una natura preservata.

 

Percorsi per mountain bike: 5 percorsi certificati FFC

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Grazie alla sua rete di percorsi certificati dalla Federazione Francese di Ciclismo (FFC), la Corsica è oggi un punto di riferimento nazionale per la mountain bike. Offre agli appassionati itinerari segnalati, curati e classificati in quattro livelli di difficoltà: verde, blu, rosso, nero. Con almeno 100 chilometri di sentieri per sito, ogni area dispone di un punto di accoglienza con mappe, informazioni sui circuiti e attrezzature per la manutenzione delle biciclette. Scoprite i nostri cinque percorsi preferiti, perfetti per fughe in famiglia o tra appassionati.

 

Circuito mountain bike del Reginu: l'autenticità della Balana a portata di pedale

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Immaginatevi nel cuore della pianura del Reginu, circondati da campi dorati, uliveti e colline. Ideale per un'iniziazione in famiglia, questo circuito di 6 km, con partenza dal borgo del Reginu, alterna strade tranquille, piste sterrate e sentieri monotraccia in leggera pendenza. Il dislivello ridotto, con solo 42 metri di salita e 48 metri di discesa, rende questa passeggiata accessibile a tutti.

Classificata Natura 2000, la pianura del Reginu gode di una protezione a livello europeo per la sua straordinaria biodiversità. Vero e proprio esempio del mosaico rurale corso, ospita il milano reale, un rapace emblematico dell'isola. Tra colline di macchia mediterranea, boschetti di querce verdi e siepi di fichi, la biodiversità prospera in questo ambiente protetto.

 

Anello in mountain bike di Algajola: tra terra e mare in Balagna

 

Con partenza dal villaggio di Algajola, questo percorso ad anello di 6 km di difficoltà moderata si snoda su piccoli sentieri che attraversano la pianura di Aregno, tra campi aperti e vegetazione mediterranea. Alcuni passaggi tecnici, in particolare in corrispondenza del piccolo ponte sul torrente Aregno, rendono più vivace il percorso e aggiungono carattere alla passeggiata.

Il percorso offre un buon equilibrio tra sforzo e ricompensa. Dopo aver pedalato nell'entroterra, il percorso attraversa campi, frutteti e uliveti della pianura di Aregno, prima di snodarsi nella macchia profumata tra fichi e querce.

Alla fine del percorso ad anello, godetevi una vista mozzafiato sul mare. L'occasione perfetta per prolungare l'esperienza con una pausa rinfrescante in riva al mare, sulla spiaggia o su una terrazza affacciata sul blu del Mediterraneo.

 

Anello di Fiuminale: nel cuore della Corsica selvaggia

 

Per un'avventura nel cuore della Corsica selvaggia, il percorso ad anello di Fiuminale si snoda per 12 chilometri di difficoltà moderata, destinato agli appassionati di mountain bike alla ricerca di autenticità. Da Olmi-Cappella, l'itinerario attraversa fitti boschi, costeggia i tipici villaggi di Vallica e Ghjunsani e svela viste spettacolari sulle cime, tra cui il Monte Cinto.

Lungo il percorso, il convento di Tuani, classificato monumento storico, offre alcune camere per una sosta insolita. Con 282 metri di salita e 274 metri di discesa, questo percorso ad anello invita a esplorare paesaggi grandiosi e incontaminati.

 

Anello in mountain bike tra vigneti e panorami balanini

 

Questo percorso di 7 chilometri, adatto a tutti, si snoda tra i vigneti corsi con partenza da Lumiu. Su piste circondate da vigneti e macchia mediterranea, la passeggiata favorisce un'atmosfera conviviale con la famiglia.

Il percorso si apre sul mare e sulla cittadella di Calvi, perfetto per una sosta fotografica. Con solo 81 metri di salita e 80 metri di discesa, questo percorso ad anello unisce divertimento, relax e paesaggi tipici della Balagna.

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Percorso ad anello in mountain bike della Spassiverde: evasione costiera in Costa Verde

 

Questo facile percorso di 6,4 chilometri segue la costa tra Prunete e Moriani, offrendo una passeggiata accessibile, vicino alle spiagge e all'aria di mare. La partenza è dal parcheggio del parco Padulella, vicino alla spiaggia di Moriani. L'itinerario propone una passeggiata per famiglie su sentieri pianeggianti, accompagnati dal mare e dalle ampie vedute della Costa Verde.

La regione offre numerose strutture ricettive adatte alle famiglie: hotel, appartamenti o campeggi in riva al mare per prolungare il piacere dopo una rinfrescante gita in bicicletta.

 

I nostri altri percorsi MTB più riservati

 

Oltre ai circuiti più conosciuti, la Balagna offre altri quindici percorsi per un totale di oltre 200 chilometri di sentieri costieri e villaggi arroccati. La regione di Castagniccia Mare è Monti e la Costa Verde contano anche undici percorsi e 124 chilometri di piste segnalate, praticabili tutto l'anno. Per una visione completa e variegata, la guida VTOPO Corse elenca cinquanta circuiti adatti a tutti i livelli.

Prima di partire, ricordate di controllare l'attrezzatura, di rispettare gli itinerari segnalati e di consultare gli uffici turistici per conoscere le condizioni del percorso. Il casco, obbligatorio per i minori di 12 anni, è vivamente consigliato a tutti per godere in tutta sicurezza della varietà e della qualità dei percorsi corsi.

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Percorsi gravel: l'avventura allo stato puro!

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Il gravel attira sempre più ciclisti, affascinati dalla libertà di pedalare su tutti i tipi di terreno. Tra strade dimenticate, sentieri sterrati e boschi, questa pratica ibrida permette di avventurarsi lontano dal traffico per esplorare la macchia mediterranea, i villaggi arroccati e i panorami selvaggi dell'isola.

 

Lo spirito gravel in Corsica

 

Il gravel si basa su una filosofia semplice: pedalare senza vincoli, esplorare percorsi alternativi e privilegiare la scoperta piuttosto che la prestazione.

Il gravel è un modo un po' alternativo di praticare il ciclismo. Non è tanto lo spirito della competizione, quanto piuttosto la voglia di scoprire... Prima si chiamava escursionismo o cicloturismo. Ora, con l'evoluzione dell'attrezzatura e dei sistemi GPS, è possibile scoprire i paesi in modo un po' diverso.

  • Xavier, noleggiatore e consulente presso U Gattu -

 

Le biciclette gravel, derivate dalle bici da strada ma dotate di pneumatici più larghi, si adattano sia all'asfalto che ai sentieri sterrati. Questa versatilità permette di partire in autonomia, con borse da bikepacking, per un'avventura al proprio ritmo, da soli, con gli amici o in famiglia.

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«Il bello del gravel è che si fa quello che si vuole. Non ci sono regole prestabilite... Il gravel è una bicicletta molto comoda che permette di uscire dalla strada quando si vuole. Se vedete un piccolo sentiero sul lato, potete prenderlo. E avete comunque una bicicletta che ha un buon rendimento su strada».

  • Xavier, noleggiatore e consulente presso U Gattu - 

 

La Corsica è ricca di piste e stradine ideali per il gravel. Se la famosa Gravel 20, che collega Bastia a Bunifaziu (Bonifacio), è ancora in fase di studio e strutturazione, l'isola offre già numerosi percorsi stimolanti.

Attraversamenti su vecchie strade poco trafficate, passaggi su piste agricole, incursioni nei boschi o lungo la costa compongono un terreno di gioco variegato. Il gravel rimane accessibile a tutti, senza bisogno di particolari competenze tecniche.

«È super accessibile. Proprio questo è il bello di questa pratica ciclistica, l'accessibilità prima di tutto... Non si cerca la prestazione, ma piuttosto il comfort e la possibilità di montare sulla bicicletta degli accessori, i cosiddetti accessori da bikepacking. L'idea è quella di partire con la propria bicicletta in completa autonomia". 

  • Xavier, noleggiatore e consulente presso  U Gattu - 

Percorsi Gravel: 4 circuiti eccezionali da scoprire

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Per gli appassionati desiderosi di lanciarsi sui percorsi più belli dell'isola, la Corsica offre una vasta gamma di avventure. Dai sentieri costieri scoscesi agli altipiani, passando per la macchia mediterranea e le valli agricole, ogni percorso rivela un aspetto diverso del territorio. Questi quattro circuiti emblematici offrono esperienze uniche, adatte a diversi livelli e aspirazioni.

 

 Il percorso Gravel del Capo Corso: una sfida selvaggia tra mare e scogliere

Questo itinerario è uno dei più spettacolari della Corsica. È riservato ai ciclisti alla ricerca di autenticità e sfida. Il percorso alterna strade costiere tortuose, piste di crinale e sentieri trasversali, serpeggiando sopra il Mediterraneo. Costeggiate le scogliere a picco, attraversate villaggi arroccati come Nonza o Cinturi (Centuri) e godetevi panorami mozzafiato sul mare, sulle torri genovesi e sulla macchia mediterranea. 

L'atmosfera selvaggia, il vento, il profumo della macchia e la luce mutevole accompagnano ogni pedalata. I tratti su piste sterrate e i dislivelli marcati richiedono una buona condizione fisica, ma la ricompensa è all'altezza: un'immersione totale nel Capo Corso, tra mare e montagna, lontano da ogni agitazione.

 

 Il circuito Gravel dell'Agriate: un'avventura alla fine del mondo

L'Agriate, vasto territorio di macchia mediterranea e piste bianche, è un terreno d'avventura ideale per il gravel. Queste piste tipiche della regione sono composte da terra chiara, ghiaia e sabbia. Il loro colore luminoso sotto il sole offre un contrasto sorprendente con la vegetazione scura della macchia mediterranea.

L'itinerario inizia spesso vicino a San Fiurenzu (Saint-Florent) prima di addentrarsi su sentieri a volte sabbiosi. Attraversate una natura incontaminata, senza alcuna costruzione, fino a raggiungere la mitica spiaggia di Saleccia, famosa per la sua sabbia bianca e le acque turchesi. L'isolamento del luogo, la bellezza selvaggia dei paesaggi e la sensazione di libertà rendono questo percorso ad anello un'esperienza unica. Ricordate di portare con voi acqua e qualcosa per riparare una foratura.

 

 Il giro Gravel dell'altopiano del Coscione: evasione pastorale in quota

L'altopiano del Cuscione, nell'Alta Rocca, offre un giro fuori dal comune, tra i 1.400 e i 1.600 metri di altitudine. Pedalate in mezzo a vaste praterie naturali di montagna punteggiate di fiori alpini, muschi e piccoli arbusti. Attraversate poi dei fiumi, costeggiate degli ovili e lasciatevi sorprendere dalla presenza di cavalli e maiali in libertà.

I sentieri alternano tratti scorrevoli, passaggi nel bosco e sentieri sassosi, con panorami aperti sulle guglie di Bavella e sulla valle del Taravu. L'atmosfera è tranquilla e selvaggia, ideale per una fuga lontano da tutto, nella Corsica pastorale e incontaminata.

Questo percorso Gravel è riservato ai ciclisti esperti. Come tutti i percorsi di media e alta montagna, è necessario equipaggiarsi con abbigliamento pesante e prendere le precauzioni del caso in caso di guasti meccanici.

 

 Il percorso Gravel di Reginu - Santa-Reparata-di-Balagna: l'autenticità della Balagna

Con partenza da L'isula (L'Île-Rousse), questo percorso ad anello di 62 chilometri invita a esplorare la Balagna in modo diverso. L'itinerario alterna strade secondarie, sentieri agricoli e tratti di pista, attraversando colline ricoperte di macchia mediterranea, uliveti e villaggi tipici come Santa-Reparata-di-Balagna o Monticellu.

Godetevi il panorama sul Mediterraneo e sulle montagne, scoprendo il patrimonio rurale della regione. Questo percorso, accessibile agli appassionati di gravel, combina varietà di paesaggi e autenticità, per un'immersione totale nell'anima della Balagna.

 

Consigli pratici e risorse locali

Alcune semplici regole garantiscono una pratica sicura del gravel. Controllate la vostra attrezzatura, portate con voi un kit di riparazione e consultate le previsioni meteorologiche. La scelta della bicicletta si adatta alle vostre ambizioni: modelli robusti per i viaggi lunghi, versioni più leggere per le uscite performanti.

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« Qui l'idea è quella di gironzolare... Si pedala tranquillamente, passando da un luogo all'altro senza pensare alle prestazioni e soprattutto con la possibilità di avere tutte le proprie cose con sé. »

  • Xavier, noleggiatore e consulente presso U Gattu - 

 

Per organizzare la vostra avventura, rivolgetevi a specialisti locali che offrono consigli esperti, attrezzature adeguate e formule su misura. Che vogliate iniziare o partire in completa autonomia, la loro conoscenza del territorio si rivelerà preziosa.

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 La GT 20: il must delle biciclette da strada in Corsica

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Al mattino presto, sotto lo sguardo di Napoleone con gli attributi di Giove, il ciclista si prepara a salire in sella per iniziare la grande traversata della Corsica in bicicletta. Un'avventura di quasi seicento chilometri, le cui prime pagine si scrivono sull'asfalto ocra della piazza Santu Niculà di Bastia. Dopo un caffè in terrazza, è necessario effettuare alcuni controlli tecnici.

 

Tappa 1 : Da Bastia a Cinturi (Centuri) 

Distanza: 54 km / D+: 676 m / D -: 676 m / Alt min: 0 m / Alt max: 361 m

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Il percorso lascia il trambusto della città per seguire la strada provinciale in direzione della punta di Capicorsu (Cap Corse). Le marine e le calette si susseguono fino ad attraversare da est a ovest il dito della Corsica.

Il primo chilometro costeggia il porto di Toga. Bastia si allontana mentre il ciclista si dirige verso Capicorsu (Capo Corso) e la sua costa costellata di villaggi e calette rocciose. A poco a poco, il traffico diminuisce e il panorama sul Mar Tirreno si apre. Presto si profila il pittoresco ed emblematico borgo di Erbalunga.

Fino a U Macinaghju (Macinaggio), la strada serpeggia, promettendo belle sorprese alle gambe, prima di deviare bruscamente verso ovest per salire in quota e ridiscendere in un universo completamente diverso, quello di un Capicorsu (Capo Corso) più selvaggio, scosceso e battuto dal vento.

Maggiori informazioni sulla tappa 1 :  https://www.visit-corsica.com/fr/Mon-sejour/Itineraires/Tous-les-itineraires/GT20-ETAPE-1-BASTIA-CENTURI

Attrazioni turistiche da scoprire

  • L'imperdibile porto di Brando, Erbalunga e la sua torre genovese (colazione)
  • Il piccolo porto peschereccio di Porticciolu e il vigneto di Terra di Catoni che si affaccia su di esso (possibilità di degustazione di vini)
  • Il porto di U Macinaghju (Macinaggio) (sosta pranzo)
  • Il porto di Cinturi (Centuri), famoso per la pesca dell'aragosta
  • La punta del Capo: i tesori architettonici degli undici borghi del comune di Ersa.

Variante della tappa 1 :

Al percorso iniziale della GT20 si aggiungono alcune varianti che consentono di scoprire l'itinerario in modo diverso. Arrivando a Botticella, nel comune di Ersa, un bel giro di circa quindici chilometri permette di raggiungere la punta del Capicorsu (Capo Corso) e di visitare i borghi più a nord dell'isola, Barcaggiu e Tollari.

Alcuni cicloturisti potranno anche accorciare il percorso tagliando la traversata del Capo da est a ovest senza raggiungere U Macinaghju (Macinaggio).

 

 Tappa 2 : Da Cinturi (Centuri) a San Fiurenzu (Saint-Florent)

Distanza: 58 km / D+: 850 m / D -:849 m / Alt min: 1 m / Alt max: 202 m

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In direzione sud, il percorso prosegue lungo la costa, attraversando zone completamente selvagge e sfiorando villaggi e marine. L'itinerario lascia il porto di Cinturi (Centuri) costeggiando la costa prima di iniziare la salita. Una stradina sulla sinistra permette di raggiungere uno dei conventi più antichi dell'isola, quello dell'Annunziata. In breve tempo si ritrova la D80 che serpeggia lungo la costa occidentale del Capo Corso. A Mursiglia (Morsiglia), i vigneti secolari sono ancora coltivati e permettono la vinificazione dell'immancabile moscato del Capo.

La strada serpeggia e talvolta scende lungo le calette sabbiose prima di riprendere quota per aggirare le zone più scoscese di questa costa selvaggia. Una cornice che ricorda le calanques offre panorami unici sul mare, sull'Agriate e sulla catena montuosa.

Sarà impossibile visitare tutto in un solo giorno, le pause turistiche dovranno essere selezionate con cura in base ai gusti e ai desideri. Lungo la strada, impossibile non notare un pezzo di storia industriale del territorio, la miniera di amianto di Canari. Tutto intorno, la montagna è stata raschiata, scavata a gradini per estrarre il minerale. Verso sud, la spiaggia nera di Nonza rimane la più famosa e invita a fare una sosta. Il percorso prosegue lentamente verso il cantone del Nebbiu e le sue pianure viticole prima di costeggiare il mare fino alla città genovese di San Fiurenzu (Saint-Florent).

Maggiori informazioni sulla tappa 2 : https://www.visit-corsica.com/fr/La-destination-Corse/Inspirations-corses/Inspirations-deux-roues-et-GT-20/GT20-Etape-2-Centuri-San-Fiurenzu

Attrazioni turistiche da scoprire

  • Il vigneto di Patrimoniu (Patrimonio), molto rinomato tra i prodotti DOP della Corsica.
  • Il produttore di rum di Barrettali / cedrati del Capo Corso
  • Il porto di San Fiurenzu (Saint-Florent) all'ombra della cittadella e i suoi vicoli animati
  • Il Grand Site di Conca d'Oru, vigneto di Patrimonio – Golfo di Saint-Florent

Variante della tappa 2 :

Lasciate la D80 e provate la strada delle alture in direzione Pinu (Pino) e le frazioni di Barrettali, poi seguite la D33 verso le cascate dell'Udine, il mulino di Pendente fino al villaggio di Canari.

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Tappa 3 : Da San Fiurenzu (Saint-Florent) a Belgudè (Belgodère)

Distanza: 61 km / D+: 1 181 m / D -: 885 m / Alt min: 0 m / Alt max: 686 m

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Abbastanza rapidamente, si lascia il Capicorsu (Cap Corse) in direzione dell'Agriate per ritrovare una Corsica più interna, più selvaggia e terreni agricoli occupati da greggi e dai loro allevatori. La prima parte del percorso offre splendidi panorami sulla Conca d'Oru e sul Nebbiu prima di deviare sull'altro versante e ritrovare una zona più selvaggia, un deserto di colline e piccoli monti rocciosi ricoperti da una macchia mediterranea rada. Ben presto si presenta il borgo di Casta, punto di accesso all'imperdibile spiaggia di Saleccia. Sempre in cornice, l'itinerario risale verso il col de Vezzu, ultimo punto panoramico sul golfo di San Fiurenzu (Saint-Florent) e l'Agriate. Nella discesa, il mare scompare dall'orizzonte, lasciando spazio a una distesa di pianure e montagne vertiginose, una Corsica dell'interno, più pastorale, dove i villaggi sono annidati sui fianchi delle colline.

Bisogna tagliare la strada provinciale 30 per riprendere l'itinerario in direzione di Nuvella (Novella). La stradina serpeggia tra le aziende agricole e raggiunge poi la strada del colle di San Colombanu, porta d'ingresso alla Balagna. Da queste alture, la vista è mozzafiato. Seguendo semplicemente l'asfalto, sempre in cornice, si scopre l'entroterra balanino fino al borgo medievale di Belgodère, adagiato come un balcone sulla valle del Reginu.

Maggiori informazioni sulla tappa 3 : https://www.visit-corsica.com/fr/La-destination-Corse/Inspirations-corses/Inspirations-deux-roues-et-GT-20/GT20-Etape-3-San-Fiurenzu-Belgude

Attrazioni turistiche da scoprire

  • Le spiagge perdute di Saleccia e Ostriconi
  • I produttori di formaggi contadini nei dintorni di Nuvella (Novella), il villaggio e il trinichellu (il trenino corso) che ancora oggi percorre i binari tra Ponte-Leccia e L'Isula (L'Île-Rousse).
  • Il borgo medievale di Palasca

Variante della tappa 3 :

Un itinerario alternativo permette di costeggiare la costa per raggiungere Belgodère. Seguire la strada provinciale 30 in direzione Calvi. Questa strada permette di attraversare il colle di Vezzu e il deserto dell'Agriate. È possibile seguire la strada provinciale 301 (percorso più veloce) o imboccare la stradina di Palasca, la D363, più stretta, più pittoresca, ma più trafficata dagli automobilisti.

(Sarebbe interessante parlare del percorso ad anello che permette di raggiungere, nella discesa di San Colombanu, il Ghjunsani (Giussani) e il famoso Colle della Battaglia prima di scendere a Speloncatu).

Esiste un'altra variante, un percorso ad anello di 25 km con 700 metri di dislivello che consiste nel raggiungere, nella discesa di San Colombanu, il Ghjunsani e il famoso passo di Battaglia prima di scendere verso Speloncatu. All'uscita della salita di San Colombanu, subito dopo la cresta di San Colombanu (∼360 m), dove il passo scende verso la costa, prendete la stradina D62 che si stacca verso l'interno (non proseguite verso sud sulla D81). Si arriva su un falso pianeggiante in salita molto scorrevole (2-3%) per 3 km, attraverso macchia mediterranea e castagneti. Superate il tranquillo paesino di Ghjunsani per raggiungere la salita del Col de Battaglia proseguendo sulla D62. La pendenza è media (5-6%), ma in alcuni tratti si incontrano alcuni tratti più ripidi con pendenze dell'8-10%. I magnifici boschi di faggi corsi e i pochi punti panoramici sulla pianura della Balagna a ovest vi faranno dimenticare i 7 km di salita e i 350 m di dislivello. Si scende poi verso Speloncatu con una discesa di 10 km di curve strette, una strada stretta ma asfaltata e in buone condizioni. Seguire quindi la D62/D263 per 5 km fino a raggiungere la confluenza del Golo, a 200 m di altitudine, a 7 km da Belgudè (Belgodère).

 

Tappa 4 : Da Belgudè (Belgodère) a Calinzana (Calenzana)

Distanza: 43 km / D+: 463 m / D -: 494 m / Alt min: 221 m / Alt max: 531 m

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Porta d'ingresso dell'entroterra balanino, questa strada di montagna è una cornice impreziosita da panorami incredibili. Di villaggio in villaggio, il percorso si snoda lungo i ripidi pendii dei massicci e permette ai ciclisti di godere di un panorama eccezionale composto da valli verdeggianti che si affacciano inevitabilmente su spiagge dalle acque turchesi. Lungo tutto il percorso, edifici notevoli attirano lo sguardo. La strada attraversa i comuni, ma spesso senza passare per il centro del paese. Per accedervi occorre una volontà in più, una curiosità che porta alla scoperta di contesti di vita e architetture ricche e tipiche dell'entroterra balanino.

Così, questa quarta tappa si rivela come una visita alla scoperta dei Balanini e dei loro luoghi di vita. Una ricerca di angoli a volte nascosti e di locali che regalano ricordi incredibili. Osate avventurarvi, con la mente aperta alla discussione, è qui che si impara sempre di più sulla Corsica. Molteplici ricchezze da scoprire fino al termine di questa passeggiata, a Calenzana, punto di partenza di un altro itinerario famoso in tutto il mondo, quello del GR20®.

Maggiori informazioni sulla tappa 4 : https://www.visit-corsica.com/fr/La-destination-Corse/Inspirations-corses/Inspirations-deux-roues-et-GT-20/GT20-Etape-4-Belgude-Calinzana

 

Attrazioni turistiche da scoprire

  • Costa e il suo patrimonio, in particolare la chiesa di Saint-Sauveur
  • Un salumificio d'eccezione a Ville-di-Paraso
  • Gli ultimi frantoi tradizionali di Feliceto

Variante della tappa 4 : 

Questa quarta tappa segue la strada dipartimentale 71 da Belgudè (Belgodère) fino a Calenzana. Seguendo scrupolosamente l'itinerario, questa strada a strapiombo sfiora i villaggi senza attraversarli né scoprire il cuore e la vita che ospitano. In ogni comune, in pochi minuti e con pochissimi dislivelli, è possibile scoprire luoghi di vita secolari. Lasciando Belgodère, si può quindi prendere la direzione della pianura attraverso la stazione ferroviaria di Belgudè (Belgodère) e seguire la D113 in direzione del lago e della diga di Codole. Da lì si può risalire verso Muru o proseguire in direzione di Santa-Reparata di Balagna, poi Curbara e risalire verso la strada a strapiombo sul mare passando per Pigna, lungo il famoso promontorio di Sant'Antoninu, con la sua vista mozzafiato e i suoi famosi limoni.

 

Tappa 5 : Da Calinzana (Calenzana) a Galeria

Distanza: 31 km / D+: 412 m / D -:676 m / Alt min: 6 m / Alt max: 430 m

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Si entra in una tappa bucolica, dove i pascoli verdeggianti lasciano il posto a una valle in continuo cambiamento. Gli ultimi escursionisti si dirigono verso le creste del GR20®, mentre voi, in bicicletta, prendete la D51 in direzione di Galeria. La strada, in leggera discesa, accarezza colline e ruscelli fino al ponte della Figarella e all'orlo della foresta di Bonifatu. Sotto lo sguardo fiero e alpino della cresta della Finocchiaghja, riprendete quota per raggiungere il colle di Marsulinu e scendere nell'omonima valle.

Con tornanti stretti sul fianco della collina, raggiungete i terreni agricoli dove un tempo pascolavano i niulinchi. Profumata dai campi di erbe aromatiche, questa parte lungo il torrente invita a rallentare per respirare questo profumo unico.

Infine, la strada riporta alla pianura del Fangu e al mitico ponte delle cinque arcate. Qui, dal 1977, l'UNESCO veglia su immense querce millenarie, mentre la dentellatura della Paglia Orba e l'occhio del Tafunatu si ergono come sentinelle di pietra. Ancora qualche pedalata e si raggiunge Galeria con il suo pittoresco porto!

Maggiori informazioni sulla tappa 5 : https://www.visit-corsica.com/fr/La-destination-Corse/Inspirations-corses/Inspirations-deux-roues-et-GT-20/GT20-Etape-5-Calinzana-Galeria

Attrazioni turistiche da scoprire

  • La produttrice di sapone della casa Barbosa nel villaggio di Calenzana
  • L'azienda agricola U Marsulinu con i suoi formaggi di pecora, la carne bovina biologica, gli oli essenziali e le piante aromatiche.
  • Il gioiello minerale della riserva naturale di Scandula, classificata dall'Unesco, in barca da Portu (Porto) o Galeria per escursioni più intime
  • L'imperdibile bagno al Ponte Vecchiu e una degustazione di prodotti freschi alla capanna Chjarasgiu vicino al villaggio di Manso

Variante della tappa 5 :

Difficile trovare un itinerario alternativo a quello già proposto dal tracciato del GT20. È l'occasione per uscire dal percorso e partire alla scoperta dei dintorni. Se avete seguito l'itinerario attraverso il colle di Marsolinu, in direzione di Galeria, sarà percorribile un'unica strada. Tuttavia, subito dopo la GAEC Marsolinu, una piccola strada provinciale (D351b) sale sulla sinistra, in direzione di Bocca di Nuvella e della chiesa di Santa Lucia di Galeria.

Più in basso nella valle, una volta superato il ponte dei Cinque Archi, si può scegliere di prendere la direzione di Calvi per raggiungere la baia di Crovani, l'antica miniera dell'Argentella e la piccola diga adiacente. Un'altra opzione è quella di attraversare il ponte e prendere la direzione del villaggio di Manso, costeggiando il fiume Fangu.

 

Tappa 6 : Da Galeria a Portu (Porto)

Distanza: 50 km / D+: 722 m / D -: 697 m / Alt min: 5 m / Alt max: 402 m

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Dopo aver lasciato le acque misteriose del Fango, la salita riprende senza tregua. Una volta raggiunto il passo, ci si immerge in una Corsica selvaggia e grandiosa. Si segue inizialmente la riva sinistra del Fangu prima di deviare verso l'interno.

Il Passo di Palmarella vi porta nella Balagna e nella Corsica occidentale, una terra di macchia rasata dove le rocce vulcaniche ocra si tuffano in un blu profondo. Davanti a voi si impone Capo Seninu, maestoso residuo di un antico vulcano primario.

La strada, fedele al rilievo accidentato, si snoda tra curve e panorami mozzafiato: attenzione alle mandrie di capre che a volte spuntano all'improvviso dietro una curva! Questo tratto offre uno scenario inedito, in contrasto con le tappe precedenti.

A Bocca a Croce si profila il villaggio di Osani, mentre il golfo di Portu (Porto) si estende a perdita d'occhio. La costa si rivela con calette e spiagge, ma attenzione: è necessario un ultimo sforzo! Dopo Curzu e il suo pittoresco borgo, attraversate Partinellu, ricco di una storia tormentata, poi costeggiate scogliere a picco sul mare fino a Serriera prima di ridiscendere verso l'incantevole porto di Porto.

Maggiori informazioni sulla tappa 6 : https://www.visit-corsica.com/fr/La-destination-Corse/Inspirations-corses/Inspirations-deux-roues-et-GT-20/GT20-Etape-6-Galeria-Portu

Attrazioni turistiche da scoprire

  • Il villaggio di pescatori di Girolata e il suo fortino costruito nel XVI secolo e recentemente restaurato
  • L'escursione verso la cima del Seninu, il promontorio marino più alto d'Europa, che culmina a 618 metri di altitudine
  • L'imperdibile cattedrale di roccia ocra delle Calanche di Piana in bicicletta o a piedi.

Variante della tappa 6 : 

Partendo da Galeria, costeggiando il fiume Fangu, si può prendere la direzione del villaggio di Manso e avventurarsi in una valle selvaggia e incontaminata. Proseguendo lungo il sentiero fino all'antico convento di Santa Maria si gode di un magnifico panorama sulle sorgenti del Fangu. Belle vasche offrono l'occasione di tuffarsi in acqua, un po' fresca, certo, ma limpida e tonificante.

È impossibile non seguire la strada provinciale 81 per raggiungere Porto. Lungo il percorso, dopo Bocca a Croce, l'itinerario passa ai margini di tre villaggi, Osani, Partinellu e Serriera. Tutti e tre nascondono calette e spiagge intime e selvagge (Gradelle, Caspiu e Bussaghia).

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Tappa 7 : Da Portu (Porto) a Verghju

Distanza: 33 km / D+: 1.478 m / D -: 45 m / Altitudine min: 32 m / Altitudine max: 1.476 m

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Eccoci di fronte a una tappa eccezionale: entra in gioco la mitica maglia a pois! Da Porto, affronterete oltre 1.400 m di dislivello positivo fino a Notre-Dame-Des-Neiges, al passo di Verghju. Non è tanto la pendenza quanto la lunghezza - oltre 30 km senza un solo tratto pianeggiante - a mettere alla prova i vostri polpacci.

Ma tenete gli occhi aperti: la strada, scavata nella roccia, segue inizialmente il fiume Portu (Porto) prima di aprirsi sulle gole della Spelunca, uno spettacolo grandioso che merita qualche sosta per riprendere fiato.

La salita è punteggiata da soste in villaggi tipici: Evisa, incastonata tra castagni e pini larici, segna il passaggio a una foresta di pini dove si nascondono sorprendenti piscine naturali.

Con il passare dei chilometri, la temperatura scende al ritmo dei metri saliti; greggi e ombre si alternano e l'antica stazione di sci di fondo ricorda che, dalla costa alle cime innevate, la Corsica dispiega tutta la sua magia in un unico percorso.

Maggiori informazioni sulla tappa 7 : https://www.visit-corsica.com/fr/La-destination-Corse/Inspirations-corses/Inspirations-deux-roues-et-GT-20/GT20-Etape-7-Portu-Verghju

Attrazioni turistiche da scoprire

  • Le piscine naturali dalle acque cristalline di A Madre, le scogliere di Capu Scalella e la cascata di Valla Scarpa
  • Il ponte genovese di Zaglia nelle gole di Spelunca
  • I magnifici ovili di E Radule a pochi minuti dal colle di Vergio

Variante della tappa 7 :

 

La segnaletica della GT20 segue la strada dipartimentale 84 fino al passo di Verghju. Tuttavia, è possibile deviare già dalla marina di Portu (Porto) e prendere la direzione di Ota sulla D124.

Dopo aver superato la cappella di Santa Lucia, la strada attraversa il paese per ricongiungersi al percorso ufficiale.

Poco più avanti, sarà possibile rifare la stessa scelta, senza allungare troppo la tappa, per scoprire Marignana, un villaggio fondato dai niolinchi nel XV secolo. Le abitazioni, dall'architettura interessante, sono organizzate intorno alla chiesa parrocchiale di Saint-Jacques.

Da qui è possibile raggiungere il percorso normale fino a Evisa, oppure allungare ancora un po' per scoprire Cristinacce, un altro villaggio di montagna.

 

Tappa 8 : Da Verghju a Corti (Corte)

Distanza: 51 km / D+: 345 m /D -: 1.388 m / Altitudine min: 350 m / Altitudine max: 1.477 m

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L'ottava tappa vi porterà dalle vette alla cittadella. All'inizio vi trovate già a oltre 1.400 m di altitudine, dove il colle di Verghju si annida sotto i pini di Valdu Niellu. La strada serpeggia con tornanti stretti, a volte a ferro di cavallo, per farvi uscire dalla foresta e sbucare a Casamaccioli e poi ad Albertacce, dove i ranch costellano la valle.

Davanti a voi si estende il lago di Calacuccia, specchio tranquillo delle montagne e delle nuvole. Attraversate il suggestivo villaggio sotto il campanile della chiesa di San Pietro e San Paolo, poi lasciatevi catturare dalla leggendaria Scala di Santa Regina: una stretta parete granitica dove ruggisce il Golu, guardiano naturale del Niolu.

Fino al ponte di Castirla, la strada gioca con la roccia e le antiche fortificazioni, prima di salire sulla cornice alta e meno frequentata che vi condurrà a Corte. E lì, arroccato sul suo sperone, il Nido dell'Aquila, vestigia della cittadella, vi aspetta per concludere questa avventura alpestre.

Maggiori informazioni sulla tappa 8 : https://www.visit-corsica.com/fr/La-destination-Corse/Inspirations-corses/Inspirations-deux-roues-et-GT-20/GT20-Etape-8-Verghju-Corti

Attrazioni turistiche da scoprire 

  • Il parco avventura di Valdu Niellu in mezzo ai pini laricci
  • Escursioni a cavallo verso il lago di Nino alla scoperta dei pascoli dimenticati
  • Il panificio Casanova e i suoi dolci tradizionali a Corte

Variante della tappa 8 : 

 

Per una volta, cambiare itinerario in questa tappa significa avvicinarsi alla vita locale, nel cuore dei villaggi che costeggiano la D84. Casamaccioli, che in settembre ospita la processione di A Santa di u Niolu. Potete proseguire lungo la strada e raggiungere la diga di Calacuccia lungo la sponda sud-orientale del lago oppure riprendere l'itinerario classico e raggiungere Lozzi, il comune noto per essere il più alto dell'isola. (Da Lozzi, un itinerario a piedi permette di raggiungere il Monte Cintu, il punto più alto dell'isola con 2.706 metri di altitudine). All'ingresso della Scala di Santa Regina si trova la strada che porta a Corscia, un villaggio ricco di una cultura agropastorale ancora molto presente, con numerosi ovili ancora in uso sul territorio del comune, alcuni dei quali sono esempi di architettura del passato.

 

Tappa 9 : Da Corti (Corte) a Ghisoni 

Distanza: 58 km / D+: 1.354 m /D -: 1.136 m / Altitudine min: 248 m / Altitudine max: 808 m

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La nona tappa della GT20 promette paesaggi sublimi e sensazioni forti; inizia nel cuore dell'asse principale dell'isola, prima di deviare su una graziosa stradina che attraversa villaggi dell'entroterra e il mitico Passo della Croce.

All'uscita da Corti (Corte), salirete un po' per ammirare la vista panoramica sulla capitale della Corsica centrale, per poi raggiungere la T20. Fate attenzione al traffico: la strada non è delle più accoglienti per i cicloturisti. In breve tempo raggiungerete Venaco, dove il Tavignano offre splendidi panorami.

Svoltate quindi verso Aleria, per poi iniziare una discesa rinfrescante e ombreggiata fino al ponte di Nuceta (Noceta). Qui inizia la salita del colle di Croce: oltre 600 m di dislivello su una tranquilla e verdeggiante D43, costellata dai villaggi di Nuceta (Noceta) e Ruspigliani (Rospigliani).

In cima, godetevi il panorama prima di scendere per una decina di chilometri verso Vezzani e Pietroso, dove vi accoglie la vita rurale corsa. Non perdetevi il bivio per la D344a per salire il piccolo passo di Cardu: vi condurrà alla spettacolare gola dell'Inzecca, questo canyon scolpito dal Fium'Orbu, che termina con la diga e il tunnel di Sampolu.

Infine, l'ultimo tratto conduce a Ghisoni, a picco sul lago e sulle sue foreste lussureggianti, offrendo uno scenario grandioso degno delle regioni tropicali.

Maggiori informazioni sulla tappa 9 : https://www.visit-corsica.com/fr/La-destination-Corse/Inspirations-corses/Inspirations-deux-roues-et-GT-20/GT20-Etape-9-Corti-Ghisoni

Attrazioni turistiche da scoprire

  • UUna pausa pranzo in famiglia e in compagnia alla fattoria-locanda Sampolo a Ghisoni
  • Una sosta ai borghi di Venaco sotto la Punta di Raffe
  • Qualche acquisto alla salumeria “La Vezzanaise” di Paul Fant
  • Una boccata d'aria sulle rive della diga del Fium'orbu

Variante della tappa 9 :

Il percorso di questa tappa segue principalmente i collegamenti tra le pievi di Vivariu e Castellu, ma sono disponibili diverse varianti:

La Route Corniche (T20)

Rimanete sulla strada provinciale 20 dopo Venaco per risalire la valle del Vecchiu e attraversare l'omonimo viadotto, spesso erroneamente attribuito a Gustave Eiffel. Arriverete così a Vivariu. Da qui potete tagliare direttamente verso Vezzani per ritrovare l'itinerario principale, oppure proseguire sulla T20 fino alle rovine del fortino di Pasciolu prima di affrontare lo spettacolare colle di Sorba, impegnativo ma grandioso.

Le Gole del Tavignanu

Da Corte, prendete la T50 (o da Riventosa tramite la D40) per immergervi nel cuore delle selvagge gole del Tavignano. Per non allungare troppo, raggiungete poi la D143 verso Nuceta (Noceta), oppure, se lo desiderate, fate una deviazione fino alla graziosa cappella di San Giovanni e al suo ponte genovese prima di tornare sulla D143.

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 Tappa 10 : Da Ghisoni a Zicavu (Zicavo)

Distanza: 39 km / D+: 721 m /D -: 646 m / Alt min: 653 m / Alt max: 1 294 m

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Con le cime granitiche dell'Éleison a fare da cornice, l'inizio della tappa 10 vi conduce nella foresta di Marmanu. Attraverserete il confine della Corsica del Sud in direzione del colle di Verde per un dislivello di 640 m.

Su questa strada ombreggiata, si susseguono tornanti stretti e punti panoramici sul Fium'Orbu e i suoi numerosi ponti, prima che gli ultimi tornanti (impegnativi per le gambe) vi portino a 1.289 m di altitudine.

Vi ritroverete quindi nella valle del Taravu, famosa per gli allevamenti di maiali e per il suo fiume “selvaggio”. La discesa, salvifica ma da affrontare con cautela (i maiali amano sdraiarsi al sole ai bordi della strada!), svela furtivamente panorami grandiosi. Presto si profila la chiesa di Cozzano, annidata nel cuore del paese, prima di affrontare l'ultimo tratto boscoso fino a Zicavu, arroccato sul suo altopiano pastorale del Cuscionu.

Maggiori informazioni sulla tappa 10 : https://www.visit-corsica.com/fr/La-destination-Corse/Inspirations-corses/Inspirations-deux-roues-et-GT-20/GT20-Etape-10-Ghisoni-Zicavu

Attrazioni turistiche da scoprire

  • I produttori di zafferano e miele a Cozzano
  • Degustare una buona birra alla Brasserie Monte Kyrie Eleison di Ghisoni
  • Il museo territoriale che ripercorre la storia del legame tra l'isola e i suoi maiali, una razza “nustrale” nel villaggio di Cozzano
  • La buona cucina familiare del Florida all'hotel-ristorante e il ristorante Pacific Sud a Zicavu

Variante della tappa 10 :

 

Al colle di Verde, per chi viaggia in gravel bike o in mountain bike, partite alla scoperta dei villaggi della riva occidentale del Taravo: prima Palneca, feudo del temibile Joseph Bartoli, poi una pista forestale vi condurrà a nord verso Ciamannacce, dove le case in pietra con i tetti di tegole formano un insieme affascinante.

Tappa successiva, Sampolu, dove alcune facciate recano ancora iscrizioni del XVIII secolo, bella testimonianza delle ristrutturazioni dell'epoca. Potrete poi proseguire verso Tasso sulla D128 per ammirare “A Tola di u Piccatu” - il leggendario “tavolo del peccato” - e la sua atmosfera misteriosa, prima di scoprire, nella guglia della chiesa di San Giacomo, un Cristo scolpito nel legno. Infine, raggiungete la frazione di Giovicacce, quindi risalite tranquillamente verso Zicavu (Zicavo) tramite la D753a.

A Zicavu (Zicavo), E-Bike Mountain offre il noleggio di biciclette elettriche per seguire i sentieri forestali di un luogo unico della montagna corsa, l'altopiano del Cuscionu. Un'oasi di pace per gli animali in libertà, gli escursionisti e i ciclisti.

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Tappa 11 : Da Zicavu (Zicavo) a Zonza

Distanza: 44 km / D+: 788 m /D -: 737 m / Alt min: 669 m / Alt max: 1 195 m

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Partenza dell'11ª tappa alle prime luci dell'alba per godersi il fresco, perché subito la strada sale per quindici chilometri fino al Passo della Vaccia (1.195 m), punto di congiunzione tra Taravo e Alta Rocca. Alzando lo sguardo, ammirate il rilievo accidentato e la valle “fiume selvaggio” che vi lasciate alle spalle.

In cima, il panorama cambia radicalmente: paesaggi selvaggi, creste ocra e rocce frastagliate compongono una natura selvaggia e grandiosa. La discesa verso Auddè (Aullène) è una delizia: curve perfette, panorami mozzafiato, fino a Serra-di-Scopamène, nido arroccato dove si fermano gli escursionisti del Mare a Mare Sud.

Seguendo la D420, supererete il bivio di Sorbollano in direzione Quenza: lo sguardo è naturalmente attratto dalle guglie di Bavella, cattedrali di granito rosso. Dopo aver ritrovato l'altopiano del Cuscionu, non perdetevi il castello toscano all'uscita di Quenza.

Rinfrescatevi al torrente Cavadili, poi riprendete l'ultimo tratto verso Zonza: questo comune dall'aria mediterranea, tra mare e montagna, sarà la vostra ricompensa dopo l'undicesima tappa epica della GT20.

Maggiori informazioni sulla tappa 11 : https://www.visit-corsica.com/fr/La-destination-Corse/Inspirations-corses/Inspirations-deux-roues-et-GT-20/GT20-Etape-11-Zicavu-Zonza

Attrazioni turistiche da scoprire

  • La tavola di Jacques Zecchi a Stadda, che cuoce i suoi piatti in piedi, in forni per pizza
  • La tavola della Bergerie de Bassetta a Zicavu (Zicavo), a pochi passi dall'altopiano del Cuscionu (uno dei luoghi imperdibili della Corsica)
  • L'alimentari Fiori di Paesi nel villaggio di Olivese con una selezione di prodotti agricoli e salumi prodotti nel comune
  • Il miele DOP di castagno di Vannina Recco sulle alture di Quenza
  • Le imponenti guglie di Bavella, l'ultima grande barriera rocciosa della montagna corsa.

Variante della tappa 11 :

Scegliendo di costeggiare il Taravo, optate per una deviazione più impegnativa... ma quanto mai gratificante! Lasciate Zicavu (Zicavo) in direzione ovest, costeggiate le acque del fiume e ammirate, sulla strada per Vergaju, una spettacolare parete di arrampicata. Poco dopo, attraversate il ponte di Mulinelli per raggiungere Guitera-les-Bains: vestigia del suo glorioso passato termale, una vasca sulfurea vi aspetta ancora.

Proseguite sulla D757 nelle gole scavate dal Taravo, dove roccia e acqua si scontrano da secoli. A strapiombo sul corso d'acqua, la strada conduce a Olivese, villaggio di artigiani e allevatori. 

Da qui, avete due opzioni:

- Raggiungere l'itinerario principale attraverso la graziosa D26, stretta e tranquilla.

- Oppure proseguire sulla D757 fino a Moca, salire lo splendido Passo di Saint-Eustache, quindi ridiscendere verso Auddè (Aullène). Questo aggiungerà un dislivello, ma trasformerà questo tratto in una vera tappa bonus prima di ritrovare la strada per Zonza.

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 Tappa 12 : Da Zonza a Bunifaziu (Bonifacio)

Distanza: 71 km / D+: 1.014 m / D-: 1.783 m / Altitudine min: 5 m / Altitudine max: 805 m

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Dall'Alta Rocca alle scogliere calcaree, quest'ultima giornata è ricca di sorprese.

Nel cuore dei pini sulla D268, potrete ammirare i primi raggi del sole che tingono di arancione le guglie di Bavella. Questo tratto ombreggiato scorre senza intoppi fino a San-Gavinu-di-Carbini, poi fino a Levie. Fate attenzione a non perdere il bivio per la D59, punto di partenza di una lunga discesa di quasi 1.800 m di dislivello negativo.

La strada conduce a Carbini, dove il campanile isolato e il tavolo di orientamento segnano l'inizio di una discesa sostenuta. Preparatevi quindi a salire fino a 809 m al colle di Bacinu: porta naturale verso l'estremo sud.

La discesa verso Usciolu è spettacolare, con vista sul massiccio della Cagna, Porto-Vecchio e, nelle giornate limpide, la Sardegna. Proseguite fino a Sotta, poi risalite la costa che porta al borgo di Chera, ricco di reperti archeologici.

Dalla D59, raggiungete la T10 e seguite la strada fino al bivio di Sant'Amanza. Qui si apre l'altopiano bonifacese, sospeso sulle acque turchesi. Infine, si profila la maestosa silhouette di Bunifaziu (Bonifacio): il vostro trionfale arrivo al termine di questa indimenticabile GT20.

Maggiori informazioni sulla tappa 12 : https://www.visit-corsica.com/fr/La-destination-Corse/Inspirations-corses/Inspirations-deux-roues-et-GT-20/GT20-Etape-12-Zonza-Bunifaziu

 

Attrazioni turistiche da scoprire

  • Il sito archeologico di Cucuruzzu e il museo di Levie dedicato all'archeologia del Neolitico e dell'età del Bronzo
  • I vigneti della tenuta di Zuria e la sua straordinaria cantina
  • Le spiagge di sabbia fine e le acque turchesi verso Bunifaziu (Bonifacio) e Lavezzi
  • La spiaggia e la voragine vicino al faro di Pertusatu e la sua grotta marina

Attrazioni turistiche da scoprire

  • Il sito archeologico di Cucuruzzu e il museo di Levie dedicato all'archeologia del Neolitico e dell'età del Bronzo
  • I vigneti della tenuta di Zuria e la sua straordinaria cantina
  • Le spiagge di sabbia fine e le acque turchesi verso Bunifaziu (Bonifacio) e Lavezzi
  • La spiaggia e la voragine vicino al faro di Pertusatu e la sua grotta marina

Variante della tappa 12

 

Invece di dirigervi direttamente a Levie, fate una deviazione a Porto-Vecchio, senza allungare la giornata. Per la D368, la salita attraverso la foresta di Zonza vi porta al col d'Illarata (988 m), prima di una dolce discesa fino a Piscia di Gallu: una cascata vertiginosa di 80 m da non perdere. Più in basso, lasciatevi incantare dal lago dell'Ospedale e dalla sua diga, dove troverete un parco avventura e una spettacolare teleferica che offre una vista mozzafiato sull'estremo sud. Scendete quindi verso Porto-Vecchio per passeggiare nel centro storico, poi riprendete la T10 fino a Bunifaziu (Bonifacio) per raggiungere l'itinerario principale. (la strada provinciale da Porto Vecchio a Bonifacio in bicicletta non è il massimo)

Se volete evitare gran parte della strada provinciale T10, potete anche prendere la D859 per 8 km in direzione Pinarellu, poi la D438, molto scorrevole, verso Sainte-Lucie per 4 km e infine la falsa pianura in salita della D459 per 6 km in direzione Lecci. Vi resteranno solo 10 km di T10 per raggiungere Bunifaziu (Bonifacio). Questa alternativa consente di evitare una strada molto trafficata e di godere di panorami marini, di una macchia profumata e di cappelle isolate.

 

 

Come prepararsi al meglio per la GT20: i nostri consigli e suggerimenti

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La GT20 è un'avventura cicloturistica unica attraverso la Corsica. Il percorso che collega Bastia a Bunifaziu (Bonifacio) può essere effettuato integralmente o a tappe. Una preparazione accurata è essenziale per sfruttare al meglio questa esperienza unica.

 

 Scegliere il periodo ideale

 

 

Il periodo da aprile a metà luglio offre temperature miti e strade meno trafficate. Le giornate si allungano, la natura riprende i suoi colori, i passi di montagna tornano percorribili. È il periodo perfetto per godersi i panorami liberi e la frescura mattutina.

Anche la bassa stagione, in settembre e ottobre, garantisce condizioni ottimali con il vantaggio di un sole ancora generoso e temperature miti. Il turismo diminuisce e l'atmosfera diventa più autentica. I colori autunnali della macchia mediterranea offrono uno spettacolo magnifico, soprattutto in altitudine.

Evitate luglio e agosto, quando il caldo è intenso in alcune valli e sulle strade esposte. Le temperature superano regolarmente i 35 °C.

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 Organizzare l'alloggio e la logistica

 

Per un'esperienza serena, affidatevi alle strutture “Accueil Vélo”. Questo marchio nazionale garantisce servizi dedicati: deposito biciclette sicuro, kit di riparazione, ricarica elettrica, consigli sugli itinerari, lavanderia, colazione energetica o trasferimento bagagli. Il bivacco attira gli amanti della libertà. Informatevi presso gli uffici turistici. In alcuni comuni è regolamentato o vietato. Per chi ama il comfort, la Corsica offre un'ampia scelta di alloggi: hotel, agriturismi, campeggi, camere in affitto o presso privati. Non dimenticate di prenotare, soprattutto nei villaggi isolati dove l'offerta è limitata. A partire da Porto, i campeggi scarseggiano: preferite le camere in affitto o gli hotel.

Per il trasporto di biciclette e bagagli, è pratico noleggiare un furgone. Alcune agenzie come Leclerc facilitano i trasferimenti su tutto il territorio a tariffe interessanti.

 

Preparare l'attrezzatura

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La diversità del territorio corso richiede una bicicletta robusta. Potete utilizzare la vostra attrezzatura o noleggiarla sull'isola. Dalle biciclette muscolari a quelle elettriche, ce n'è per tutti i gusti. 

Portate con voi abiti modulari: se le prime tappe si svolgono in un clima mite, la montagna a volte riserva delle sorprese. Il freddo, il vento o la pioggia possono cogliere di sorpresa durante i passaggi sui passi a più di 1.000 metri. Una giacca a vento o impermeabile è indispensabile. Non dimenticate il kit di riparazione, gli attrezzi di base e qualcosa da bere.

***

 

Partite alla scoperta delle ricchezze della Corsica in bicicletta. L'isola della bellezza offre un buon equilibrio tra sforzo e contemplazione. Ogni uscita si trasforma in un'esplorazione intima del territorio, lontano dal trambusto dei classici circuiti turistici. 

Con il passare dei chilometri, i paesaggi si trasformano. Tra montagne imponenti, valli verdeggianti, spiagge segrete, villaggi arroccati e foreste dai passi vertiginosi, la Corsica svela i suoi molteplici volti. Al di là dei suoi paesaggi, l'anima dell'isola segna profondamente i viaggiatori. In questa terra di tradizioni, l'ospitalità trasforma le tappe in veri e propri incontri. Le strutture certificate “Accueil Vélo” incarnano perfettamente questo spirito: servizi su misura, consigli esperti e particolare attenzione alle esigenze dei ciclisti arricchiscono naturalmente il soggiorno.

L'isola soddisfa tutte le esigenze. Gli amanti delle sensazioni forti si lanciano in mountain bike su sentieri scoscesi. Gli appassionati di gravel assaporano la libertà dei sentieri selvaggi. Gli appassionati di strada affrontano la sfida dei mitici passi della GT20. Ognuno compone la propria avventura in base ai propri desideri e al proprio livello.

Tentati dall'avventura? La Corsica offre ai ciclisti un ambiente unico dove lo sforzo è ricompensato da panorami indimenticabili. Tra sfide sportive e momenti di contemplazione, ogni uscita promette un'esperienza ricca e memorabile.